Operatori ENAC per pilotaggio droni VS fuorilegge: ecco come funziona in Italia
La differenza tra operatori ENAC per pilotaggio droni e fuorilegge che si spacciano per operatori
Gli operatori ENAC sono persone che possiedono opportuni attestati e certificazioni per offrire servizi con droni, come le riprese aeree, il rilievo fotogrammetrico, la termografia e tanto altro ancora.
Purtroppo, in questo campo molto recente, ancora in fase di assestamento, ci sono tante persone che si spacciano per operatori ma non possiedono alcuna autorizzazione per pilotare e gestire un drone.
Queste persone sono dei veri e propri fuorilegge, in quanto compiono dei reati penali perseguibili con il carcere o con il pagamento di multe molto salate.
Ti stai chiedendo come riconoscere gli operatori ENAC o, meglio, come accertarti che lo siano realmente? Continua a leggere per scoprire quali sono i requisiti di un operatore!
Gli operatori ENAC possiedono sia l’attestato di pilota che il Permesso di volo

Tra i diversi certificati e permessi che deve possedere un operatore ENAC, troviamo prima di tutto i seguenti certificati:
- Attestato di pilota APR, rilasciato dall’ENAC in seguito a opportuni corsi e test;
- Permesso di volo, anch’esso rilasciato dall’ENAC e obbligatorio per chi deve compiere operazioni specializzate, ovvero operazioni professionali con il drone. I droni, in questo caso, vengono chiamati SAPR (sistemi aeromobili a pilotaggio remoto).
Sia l’attestato di pilota che il permesso di volo devono essere rinnovati con cadenza periodica (rispettivamente ogni 5 e ogni 3 anni). Di conseguenza è fondamentale che gli operatori possiedono questi certificati in corso di validità.
Leggi anche: Servizi professionali con drone: queste le garanzie necessarie da richiedere agli operatori
Un operatore SAPR a norma di legge deve presentare la dichiarazione di rispondenza
La dichiarazione di rispondenza è un’autocertificazione mediante cui gli operatori SAPR comunicano all’ENAC queste informazioni:
- che i droni utilizzati siano a norma di legge
- che operatori e piloti rispettano i doveri previsti dalla legge per poter lavorare nel campo dei droni.
Tra questi requisiti troviamo, ad esempio, l’ottenimento dell’attestato di pilota, il permesso di volo ma anche l’autorizzazione ENAC per operazioni critiche, non critiche e miste.
L’autorizzazione ENAC obbligatoria per gli operatori di droni
Ogni operatore che eroga servizi con drone deve avere un’apposita autorizzazione ENAC.
Tale autorizzazione è dedicata allo svolgimento di operazioni specializzate critiche, non critiche e miste. In assenza di questa autorizzazione, un operatore non può lavorare nel campo ma può solamente utilizzare droni a scopo ludico.
Ma cosa sono queste operazioni? Come ti abbiamo anticipato, le operazioni specializzate sono delle attività con cui si erogano servizi con drone (tra cui riprese aeree, fotogrammetria, noleggio droni con operatore etc.).
Queste operazioni si suddividono poi in critiche, non critiche e miste.
Operazioni non critiche
Le operazioni non critiche sono attività che non prevedono il sorvolo di:
- zone congestionate,
- agglomerati urbani,
- luoghi in prossimità di infrastrutture sensibili (la distanza deve essere maggiore di 150 m).
L’unica modalità di volo permessa è la VLOS, dunque il pilota deve operare in condizioni di volo a vista.
Operazioni critiche
Al contrario, le operazioni critiche sono tutte quelle che non rientrano nei punti precedenti e che prevedono sia condizioni di volo a vista sia altre modalità (BVLOS e EVLOS).
Operazioni miste
Come puoi immaginare, le operazioni miste possono comprendere sia operazioni critiche che operazioni non critiche.
Leggi anche: Operatore droni per operazioni non critiche? Queste le caratteristiche che un professionista deve avere.
Gli operatori ENAC sono obbligati a stipulare adeguate assicurazioni sui droni
Il Regolamento mezzi arei a pilotaggio remoto ENAC (regolamento droni) prevede che gli operatori stipulino assicurazioni sui SAPR.
Tali assicurazioni tutelano sia gli operatori sia le persone e le cose che rischiano di essere coinvolte in eventuali incidenti. L’operatore, che può essere anche il pilota, deve portare con sé la documentazione della polizza relativa al drone che utilizza.
Non assicurare i droni è illegale e prevede importanti sanzioni, come tanti altri illeciti commessi da chi si spaccia per operatore autorizzato.
Quali sono le conseguenze di chi si finge un operatore ENAC?

Chi svolge il lavoro di operatore SAPR deve possedere tutte le autorizzazioni di cui ti abbiamo parlato nel corso dell’articolo.
Purtroppo sono ancora tantissimi gli operatori abusivi in circolazione, ma la legge prevede delle sanzioni penali e amministrative dedicate proprio a queste persone.
Ecco, di seguito, quali:
- in base all’articolo 1117 del codice della navigazione, le persone che svolgono operazioni specializzate senza qualificazione (o con qualificazione scaduta) rischiano da 1 a 5 anni di carcere.
- Rischia fino a 1 anno di carcere oppure una sanzione penale fino a 1032 euro chi svolge operazioni specializzate con drone senza autorizzazione ENAC per operazioni critiche, non critiche e miste e senza aver presentato la dichiarazione di rispondenza.
- Rischia di pagare una sanzione amministrativa dai 56.664 ai 113.338 euro chi usa i SAPR senza assicurazione o con assicurazione scaduta.
- Chi utilizza i SAPR senza polizza assicurativa al seguito rischia una sanzione amministrativa dai 16.999 ai 33.999 euro.
Un drone non è un giocattolo e, se non adeguatamente pilotato (o in caso di guasti), può causare danni anche importanti a cose e persone. Inoltre durante il suo tragitto può violare tante di quelle leggi che ti lasciamo solo immaginare!
Per questi motivi è fondamentale rivolgersi sempre a un operatore autorizzato ENAC, come noi di Overfly.me.
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