Droni per la mappatura amianto

È possibile sfruttare le gli equipaggiamenti (sensoristica) a bordo di droni per moltissimi diversi obiettivi: produzioni televisive e cinematografiche, per documentari, per realizzare video aziendali e per guerrilla marketing. Ma non solo.

L’impiego dei SAPR, oggi, è sempre più diffuso anche in attività “tecniche” , e non solo per ispettive RGB o termografiche. 

Da qualche anno i droni sono impiegati, a livello civile e industriale, anche per la mappatura dell’amianto

Sin dai tempi più antichi, l’uomo ha utilizzato questo materiale per diversi motivi. 

In tempi recenti, nel secolo scorso fino a qualche decennio fa, l’amianto era impiegato per creare tessuto ignifugo (per abbigliamento, arredo o imballaggio, rivestimenti termoisolanti e fonoassorbenti dei treni, navi ed autobus, per la realizzazione di freni e frizioni di autoveicoli e, infine, per molteplici applicazioni in campo edilizio. A livello industriale, l’Italia ha utilizzato l’amianto soprattutto nel trentennio che va dal 1960 al 1990.

Oggi siamo più che consapevoli della pericolosità di questo materiale

La legge parla chiaro a tal proposito. L’amianto è un materiale fibroso altamente cancerogeno e pericoloso per la salute dell’uomo. Deve essere rimosso con le dovute precauzioni evitando un dannoso “fai da te”. Nonostante l’uso di questo materiale sia oggi vietato, esistono ancora moltissime abitazioni, nonché capannoni industriali e commerciali, che possiedono coperture in amianto. Per poterlo rimuovere efficacemente, senza alcun rischio per gli operatori, è necessaria una scansione delle superfici ricoperte di eternit e amianto prima di procedere alla bonifica vera e propria. Fino a qualche anno fa era difficile individuare le coperture in amianto: grazie all’ausilio dei SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto), è diventato tutto molto più facile e veloce. 

I droni infatti possono essere impiegati per sorvolare a bassa quota i tetti e coperture, con sensoristica in grado di identificare, con minimo margine di errore, la presenza di amiannto.

 

Overfly.me si occupa dal 2014 di questo tipo di ispezioni, in ambito civile ed industriale, mettendo a disposizione dei propri clienti  esperienza e know-how acquisiti con anni di pratica e lavoro professionale: lo staff è a disposizione per  informazioni sulla tipologia di rilievo effettuabile e sulla relativa restituzione.

 

Amianto: cos’è e perché è così pericoloso

Cerchiamo ora di capire cos’è l’amianto, e perché è considerato così pericoloso per la salute dell’uomo. Prima di capire come e quanto i droni Overfly.me possano essere utili per mappare le coperture dei tetti in amianto, spieghiamo cos’è questo materiale. L’amianto è un minerale, a base di silicio, costituito da fasci di fibre lunghe e molto sottili. In un centimetro di una singola fibra si possono contare oltre 335000 fasci. Le fibre possono essere flessibili, rigide e rettilinee (cioè ad ago). L’amianto con fibre flessibili, è chiamato serpentino. L’amianto a fibre rigide invece è chiamato anfibolo. È proprio natura fibrosa dell’amianto a renderlo così particolarmente pericoloso. Infatti, questo materiale diventa dannoso per la salute umana quando si sfalda. La rottura della struttura rilascia nell’aria le fibre compositive, che sono cancerogene per l’uomo.

Riprese con droni

Respirare le polveri d’amianto significa rischiare l’insorgere di patologie tumorali a livello di polmoni e pleura. Tra le diverse tipologie di amianto, sicuramente l’anfibolo. Un’esposizione anche occasionale alle polveri di amianto anfibolo, può portare a serie conseguenze per la salute delle persone.

Rilievi con droni per la mappatura amianto

Nei decenni passati, per le coperture di molti edifici, era stato impiegato l’amianto, sotto forma di eternit. L’eternit è un materiale compatto, composto da cemento (in misura pari al 85-90%) ed amianto (per la restante parte, 10-15%). È un materiale compatto a basso contenuto di amianto, ma ugualmente pericoloso per la salute dell’uomo. Una pericolosità che nasce nel momento in cui i tetti in eternit iniziano a rompersi e sfaldarsi. Le coperture realizzate con questo materiale tendono oggi, più che mai, a risentire del passare del tempo. Iniziano a deteriorarsi e sfaldarsi lasciando nell’aria pericolosissime polveri cancerogene. un tetto in eternit diventa pericoloso quando inizia a sbriciolarsi.

La normativa attuale prevede che le coperture in eternit debbano essere smantellate in totale sicurezza. A questo punto subentrano i droni che, grazie alla loro versatilità, possono essere impiegati dagli operatori ENAC per sorvolare a bassa quota i tetti di industrie, case e capannoni.

Riprese con droni

Rilievi aerei con droni eseguiti a quota corretta, e con la giusta sensoristica, possono raccogliere una serie di informazioni importantissime per individuare e analizzare lo stato di conservazione delle coperture in amianto: dall’analisi della dispersione termica in atmosfera, fino all’identificazione dei materiali costruttivi.

Durante il volo i sensori iperspettrali dei droni Overfly.me sono in grado di rilevare le frequenze emesse dalle varie superfici, identificando, quelle in amianto. Con le immagini immagazzinate è possibile stabilire lo stato di conservazione della copertura. In base al grado di deterioramento sarà possibile stabilire le priorità di rimozione. 

Tutto questo ad un costo relativamente contenuto, e soprattutto molto inferiore rispetto all’utilizzo di velivoli con equipaggio.

Contattateci per informazioni sulle attività di rilievo amianto con droni eseguite da Overfly.me. Dal 2014, operatore SAPR n.1 in Italia.