Quando fare la termografia: 4 fattori indispensabili per un’ispezione con drone efficace

Quando fare la termografia con drone su un impianto solare? La domanda può sorgere spontanea quando si avvicina il momento di effettuare la manutenzione di routine ed è bene essere a conoscenza dei particolari per agire correttamente.

Gli impianti fotovoltaici e i pannelli solari più in generale, sono montati all’aperto ed esposti così da catturare la maggior quantità di energia termica dai raggi solari.

È quindi importante considerare alcuni fattori come temperatura, condizioni atmosferiche, latitudine dell’impianto e altre che ora andremo ad approfondire.

Indice

Quando fare la termografia

Il miglior periodo per eseguire un’ispezione termografica con drone su pannelli solari e impianti fotovoltaici è nei periodi che precedono e seguono le stagioni più calde.

In particolar modo, primavera avanzata, fine estate e il principio dell’autunno sono ideali.

A causa di differenze geografiche, climatiche e territoriali che possono presentarsi, il momento più idoneo per effettuare una termografia con drone può variare.

Un impianto fotovoltaico installato a Palermo vedrà di certo una dilatazione del periodo di operazione rispetto invece ad un impianto solare sito a Udine.

Per questa ragione, è bene valutare con attenzione il momento più adatto per procedere con una termografia.

 

Quando fare una termografia: fattori da considerare

La scelta del momento migliore è fondamentale per ottenere un report completo affidabile e corretto.

Per questa ragione, un’ispezione termografica con drone – quando pensata per individuare anomalie termiche come surriscaldamento dei moduli fotovoltaici – deve prendere in considerazione i seguenti fattori:

  • Condizioni climatiche
  • Posizione geografica
  • Dimensioni impianto
  • Condizioni ambientali

Ecco quindi che si rende necessario intervenire secondo determinati canoni. Ma vediamo nel dettaglio in che modo questi fattori possono compromettere le operazioni con SAPR, Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto.

Condizioni climatiche

Bisogna partire con il chiarire che per una termografia con drone è indispensabile essere in presenza di condizioni atmosferiche favorevoli che consentano il volo e la buona manovrabilità del drone.

Agenti atmosferici come nebbia, neve, pioggia o forte umidità non solo compromettono le manovre con il SAPR, ma anche le riprese con la telecamera ad infrarossi.

Il consiglio è quindi di scegliere il momento più opportuno in base alle temperature – meglio tra i 20 e i 30 gradi – e al clima.

Gli orari da considerare preferibilmente sono tra le 9:00 del mattino e le 12:00 circa e tra le 16:00 fino alle 19:00.

Le condizioni ottimali sono in presenza di cielo sereno e stabile.

Posizione geografica

La posizione sulla mappa è fondamentale per comprendere in quale periodo è possibile ritrovare le condizioni ottimali per eseguire la termografia con drone su un impianto fotovoltaico.

Se ad esempio ho un impianto fotovoltaico industriale collocato in alta quota, dovrò considerare i mesi più caldi come alternativa ideale.

Per un impianto solare nei pressi di località marittime o nell’estremo Sud dell’Italia, potrò tenere in conto anche periodi più ampi come Marzo e Aprile in primavera, e Ottobre o Novembre in Autunno.

La posizione geografia può anche influire su altre condizioni atmosferiche che potrebbero disturbare o compromettere il risultato finale dell’ispezione termografica.

Ad esempio, nell’area della Pianura Padana è consigliabile evitare tutti quei mesi in cui è nota la presenza di banchi di nebbia e un livello di umidità elevato.

In alta quota invece, è bene considerare un periodo in cui, localmente, la neve non possa interferire con i rilievi e le indagini termografiche.

La neve infatti può riflettere i raggi solari e disturbare il rilievo con drone, intaccando il risultato finale della mappatura hotspot sul fotovoltaico o eventuali altre alterazioni termiche.

quando fare la termografia con drone

Dimensioni impianto solare

Le dimensioni dell’impianto solare possono incidere sulle tempistiche di operatività, ma anche sul periodo migliore per eseguire un’indagine termografica con drone. 

La ragione principale risiede nella complessità d’accesso al sito e nelle condizioni atmosferiche.

Se infatti per un impianto di piccole dimensioni potrebbe essere più semplice portare a termine l’operazione, anche con lievi difficoltà.

Per un sistema di grandi dimensioni, come un impianto energetico industriale, la questione sarebbe ben più complessa.

Condizioni ambientali

Un altro fattore da tenere in considerazione per quando fare la termografia con drone è l’accessibilità al sito.

Eventuali impedimenti momentanei dovuti a condizioni accidentali del terreno, aree a rischio di incendio nelle stagioni calde, o anche ad alluvioni estive ad esempio, devono essere valutati attentamente per poter scegliere il momento più idoneo per l’ispezione.

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